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Domina Piazza del Duomo, la torre dell'orologio di Pistoia (Torre di Catilina), risalente al XIII secolo, racconta storie di intrighi medievali a chi sa ascoltare. Molti turisti si affrettano verso Firenze, perdendo uno dei centri storici meglio conservati d'Italia. Dati recenti mostrano che il 78% dei visitatori trascorre meno di due ore a Pistoia, ignari che la torre offre panorami mozzafiato rivaleggiando con quelli delle vicine città famose. La vera sfida? Gestire orari limitati, scale ripide e folle improvvise. A differenza delle attrazioni più pubblicizzate, questo gioiello locale richiede conoscenze interne per essere apprezzato appieno: dal meccanismo dell'orologio ai momenti tranquilli in cui la luce illumina gli affreschi interni. Chi arriva impreparato spesso se ne va frustrato, perdendo i dettagli più affascinanti o trovando l'ingresso chiuso.

Orari di visita: come evitar sorprese
La torre dell'orologio di Pistoia segue un orario che confonde molti visitatori. A differenza delle attrazioni fiorentine con orari estesi, questo monumento apre solo al mattino e nel tardo pomeriggio, spesso chiudendo a mezzogiorno e per eventi speciali. Il segreto sta nel suo doppio ruolo: attrazione turistica e orologio municipale funzionante, ancora caricato manualmente. I locali controllano la lavagnetta all'ingresso per ultime variazioni, dettaglio che molti ignorano. Per accesso garantito, preferisci le mattine da martedì a venerdì, quando evit i gruppi scolastici. Se la trovi chiusa, chiedi al Palazzo Comunale vicino per conferma. Chi aspetta può gustarsi un caffè al Caffè Valiani, dove i baristi conoscono i custodi e possono dare aggiornamenti non ufficiali.
Scalare la torre: consigli da local
La salita di 200 gradini regala viste uniche sui tetti toscani fino agli Appennini, ma richiede strategia. Le scale a chiocciola strette impongono senso unico nelle ore di punta: arriva prima delle 10:30 per evitare code. I gradini di pietra levigati dai secoli sono più sicuri con suole di pelle che con scarpe da ginnastica. A metà percorso, fermati nella camera del meccanismo dell'orologio, dove ingranaggi del '300 segnano ancora il tempo. I custodi notano che molti corrono verso la cima, perdendosi il rituale del caricamento del giovedì. Per i fotografi, il parapetto a ovest offre luce perfida nel tardo pomeriggio sulla facciata del Duomo, mentre al mattino si coglie l'alba sulle colline.
Scopri i tesori nascosti vicino alla torre
I viaggiatori più furbi approfittano della visita per esplorare l'Ospedale del Ceppo, a tre minuti a piedi, con il suo fregio in terracotta di della Robbia spesso senza folla. I custodi consigliano il pranzo alla Trattoria dell'Abbondanza, dove le loro famiglie mangiano da generazioni: prova i tortelli di patate con vino Montalbano. Pochi sanno che il biglietto della torre include l'accesso al Museo Civico, con reperti del restauro del '900. Per un pomeriggio perfetto, scendi quando le botteghe degli orafi aprono, accompagnando il tuo giro al mercato di Piazza della Sala con il suono dei martelli.
Accessi speciali che pochi conoscono
Da ottobre ad aprile, l'associazione culturale locale organizza visite 'Torre al Crepuscolo', con accesso alla cella campanaria normalmente chiusa. Questi tour di 90 minuti, su prenotazione, svelano i meccanismi originali del '300 e viste notturne sulla città. Un altro segreto: la torre partecipa alle Giornate FAI, con accesso gratuito e storie introvabili nelle guide. Per appassionati di architettura, gli archivi della cattedrale organizzano tour combinati che mostrano le fondazioni romane della torre, visibili in cantina durante eventi speciali. Chiedi in ufficio turistico per concerti nella camera dell'orologio, dove la musica rinascimentale risuona tra le antiche pietre.