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Pistoia, spesso oscurata dalle più famose città toscane, custodisce alcune delle sculture rinascimentali più raffinate d'Italia. Molti viaggiatori perdono questi tesori artistici per mancanza di informazioni o tempo limitato, rimanendo ignari del ricco patrimonio culturale della città. Con oltre il 70% dei visitatori giornalieri in Toscana che saltano Pistoia, la maggior parte non vede mai le opere straordinarie nel suo duomo o nell'Ospedale del Ceppo. Pianificare un itinerario artistico diventa frustrante quando le guide dedicano solo poche righe ai capolavori di Pistoia, costringendo i visitatori a scegliere tra visite frettolose o rinunce. Questa omissione fa sì che molti partano senza aver ammirato l'altare d'argento di Filippo Brunelleschi o i fregi in terracotta che rappresentano l'apice dell'arte rinascimentale toscana.

Esplorare il centro storico di Pistoia per un tour artistico perfetto
Il centro storico di Pistoia nasconde i suoi gioielli rinascimentali in un'area incredibilmente compatta, ma conoscere il percorso ideale fa risparmiare tempo prezioso. Iniziate da Piazza del Duomo, dove tre siti chiave formano un triangolo artistico perfetto: la Cattedrale di San Zeno, il Battistero adiacente e il Palazzo dei Vescovi. La luce del mattino illumina splendidamente le sculture sulla facciata del duomo, e le folle sono ridotte prima delle 11. Un consiglio locale poco noto è visitare prima la galleria superiore del Battistero, da cui si gode una vista senza ostacoli delle decorazioni in terracotta invetriata di Andrea della Robbia. Da qui, in tre minuti a piedi si raggiunge l'Ospedale del Ceppo, con il colorato fregio di Giovanni della Robbia che raffigura le Sette Opere di Misericordia. Programmate la visita nei giorni feriali per evitare i gruppi scolastici.
L'altare d'argento del Duomo: un capolavoro da scoprire
L'Altare di San Jacopo nel Duomo di Pistoia è una delle opere in argento più importanti ma sottovalutate della Toscana, e richiede un po' di contesto per essere apprezzato appieno. Realizzato nell'arco di due secoli a partire dal 1287, l'altare mostra come artisti rinascimentali come Brunelleschi e Antonio del Pollaiolo abbiano trasformato le tradizioni medievali. Molti visitatori perdono i dettagli narrativi delle 628 figure d'argento perché non sanno che è possibile richiedere un'illuminazione speciale (basta chiedere al sacrestano). Il pannello centrale con il martirio di San Jacopo rivela i primi esperimenti di prospettiva di Brunelleschi, che avrebbero poi definito la sua cupola a Firenze. Per una visione ottimale, posizionatevi a 45 gradi per osservare come il rilievo d'argento cambi con la luce, una tecnica usata dagli studenti d'arte locali. Il vicino Museo Capitolare espone disegni preparatori che rendono viva la creazione dell'opera.
Il fregio dell'Ospedale del Ceppo: la narrazione di della Robbia
Il fregio in terracotta del 1529 di Giovanni della Robbia all'Ospedale del Ceppo offre una delle narrazioni rinascimentali più vivaci della Toscana, ma i suoi dettagli simbolici spesso passano inosservati. Questo capolavoro policromo lungo 56 metri raffigura atti di carità con precisione botanica: melograni che simboleggiano la carità, edera che rappresenta la cura eterna. Al mattino, la luce orientale esalta lo sfondo blu, mentre al pomeriggio riscalda i toni della pelle delle figure. Pochi notano la progressione cronologica da sinistra a destra, con atti di misericordia sempre più complessi. Gli storici dell'arte locali suggeriscono di iniziare dall'estremità destra (vicino all'ingresso dell'ospedale) per apprezzare l'evoluzione dello stile di della Robbia. L'arco centrale, recentemente restaurato, rivela pigmenti originali brillanti che cambiano la percezione dell'uso del colore nel Rinascimento. Per le foto, posizionatevi sul marciapiede opposto per catturare l'intero fregio senza distorsioni.
Oltre i luoghi famosi: i tesori nascosti di Pistoia
Le chiese minori di Pistoia custodiscono sculture rinascimentali sorprendenti che molti viaggiatori perdono, e servono consigli locali per trovarle. La Chiesa di Sant'Andrea ospita il pulpito di Giovanni Pisano (1298-1301), precursore del naturalismo rinascimentale con figure cariche di emotività: visitatela all'apertura, quando la luce attraversa perfettamente le finestre della navata. Nella vicina San Giovanni Fuorcivitas c'è una rara Visitazione in terracotta invetriata di Luca della Robbia, visibile al meglio quando si attivano le luci artificiali (ogni 30 minuti). Per un'esperienza davvero nascosta, cercate la Sala Maggiore al secondo piano del Palazzo Comunale, con frammenti di affreschi del XV secolo che mostrano primi esperimenti di prospettiva. Questi siti fuori rotta non richiedono biglietti o prenotazioni, solo la conoscenza di orari e posizioni. Un collegamento poco noto è Vicolo degli Armonici, un vicolo medievale che evita il flusso turistico principale.